Cenni storici della nostra chiesa

L’attuale chiesa parrocchiale è stata costruita nel 1612 inglobando al suo interno
una precedente piccola chiesa padronale forse risalente al 1500 della quale rimane solo qualche piccolo accenno visibile e qualche altro più consistente è coperto dagli intonaci delle parete laterali.

La chiesa del 1500 era disposta in posizione orizzontale rispetto a quella attuale e l’ingresso era dalla porta posta a metà dell’aula sulla destra.

L’altare maggiore era quello che ora conserva l’immagine lignea della Madonna delle Grazie.

Nella parete di fronte due ampie nicchie scavate nella parete contenevano due immagini di santi. Quando nel 1612 si iniziò la costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale, in vista del suo smembramento dall’arcipretale di Cavarzere, ci si limita ad ampliare l’ula centrale ponendola in maniera verticale e ci si ferma dove attualmente sono posizionate le due colonne circolari.

Non viene costruito l’attuale presbiterio.

Il tutto è limitato da una grande parete alla quale viene addossato un antico altare in legno ora non più esistente.

La costruzione della chiesa si concludenel 1624.

Questa prima chiesa viene dedicata alla Madonna della Neve, titolo che manterrà fino alla metà dell’800.

Nel 1674 Fasana diverrà parrocchia autonoma e nel 1724 inizierà di fatto la cura pastorale con la presenza di un sacerdote residente.
Sarà alla fine del 1700 che verrà nuovamente ampliata l’attuale chiesa con la costruzione del presbiterio e dell’abside.

Un atto conservato nell’archivio parrocchiale, che regola le competenze del Juspatronato, controfirmato da tutti gli interessati davanti al notaio e datato 27 maggio 1795, testimonia che la chiesa era di carattere padronale e che le famiglie influenti di allora tra le quali Grimani, Morosini, Labia, Tron, Semitecolo e Zenobio oltre che assicurare la sussistenza alla chiesa e il mantenimento del sacerdote, avevano anche, secondo le norme fissate nel documento, diritto di
nomina del parroco.

Per questo, pur essendo già inserita nella diocesi di Chioggia, i primi parroci sono tutti appartenenti al clero adriese, Alla fine del 1800 è il parroco don Giuseppe Colombo che, per celebrare il suo 50° anniversario di ordinazione sacerdotale, fa costruire le due colonne circolari in pietra ricoperte di listelle in legno e i due mezzi capitelli orizzontali che legano queste alle pareti laterali.
La chiesa era anche provvista di una cantoria in legno e di un prezioso organo Callido,
posti a ridosso della parete dell’ingresso, e rimossi e demoliti dopo la metà del 1900.
Presente anche un prestigioso pulpito, situato a metà della parete di sinistra, di
cui oggi rimane solo qualche documento fotografico.